L’area archeologica della Linguella


Aree archeologiche

Area archeologica della Linguella

Dove

Portoferraio, Isola d'Elba (LI)

Sono poche le occasioni dove ammirare tanti secoli di storia in uno spazio così ristretto, ma la Fortezza della Linguella è proprio una di queste: nascosta sotto i livelli d’uso medicei gli scavi archeologici hanno portato alla luce i resti di una ricca villa marittima di età romana!

La villa della Linguella occupa la parte terminale di una lunga striscia di terra che delimita l’antico porto di Portoferraio. Gli scavi effettuati dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana nel 1979, poi nel 1990-1991 e nel 2020, hanno permesso di ritrovare alcune strutture pertinenti ad un impianto termale, parzialmente sconvolto dalle costruzioni medicee. Nonostante la difficoltà nello scavo e nello studio, è stato possibile individuare ben quattro fasi di vita, dalla metà del I sec.a.C. agli inizi del III sec.d.C.

La villa della Linguella è un esempio di Villa Marittima che caratterizza in modo spiccato le dimore aristocratiche dell’arcipelago toscano durante l’età imperiale. Questo modello insediativo trae spunto dalla Villa romana più tipica che si diffonde a partire dall’età medio repubblicana in tutta la penisola italica e che si compone di una parte produttiva ed una residenziale dedicata all’otium. Le Ville Marittime, che hanno comunque strutture per l’allevamento del pesce e la conservazione delle derrate alimentari, sviluppano un gusto per il lusso molto accentuato che le qualifica come vere e proprie dimore di villeggiatura.

Della prima fase della Villa della Linguella, datata alla metà del I sec.a.C., rimangono alcuni ambienti i cui muri erano realizzati in calcare locale con rivestimenti in lastre di marmo.
Tra gli ambienti della seconda fase, databile tra la seconda metà del I sec.a.C. ed il I sec.d.C., si riconosce una sala circolare con quattro absidi circolari equidistanti da identificare come laconicum o sudatio, ovvero un ambiente riscaldato, probabilmente mediante una stufa metallica posta al centro, attribuibile ad un impianto termale. Il pavimento è in cocciopesto decorato con mattonelle esagonali in palombino. Altri vani presentano pavimenti di pregio e tracce di decorazioni marmoree alle pareti.

Durante la terza fase, risalente alla prima metà del II sec.d.C., avviene una ristrutturazione e ampliamento del sito, con pareti rivestite di intonaco dipinto e cornici marmoree.
La quarta fase, tra la fine del II e gli inizi del III sec.d.C., vede costruzioni in opera laterizia e interventi sui pavimenti che vengono rivestiti da mosaici policromi geometrici.
Le strutture venute alla luce nei decenni passati sono visibili all’interno del parco della Linguella all’ingresso del quale è ubicato anche il Museo Archeologico Comunale.

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Il Sitema Museale a Portoferraio